I vini liquorosi o fortificati nascono per l’esigenza di conservare, in maniera meno invasiva possibile, le qualità di origine di alcuni prodotti. Nel corso dei secoli questa necessità si è trasformata in gusto, quindi dosando alla perfezione vino di origine ed alcol aggiunto si ottengono vini fortificati di eccellenza graditi ai consumatori.

L’esigenza nasce da una questione di degrado che si può creare durante il trasporto dei vini ottenuti dalla “semplice” vinificazione, in particolare nel XV e XVI secolo quando il trasporto avveniva via mare ed in contenitori di terracotta o di legno. La fortificazione aveva lo scopo di fermare la fermentazione, ottenere un liquido più stabile anche in termini di aromi. A quei tempi i Britannici erano popolo di grandi navigatori e colonizzatori nonché assidui consumatori di bevande alcoliche. A loro vanno il merito e la tecnica di fortificazione dei vini che, con le loro imbarcazioni, venivano trasportati dalla Spagna (Jerez della Frontera) dove si produce tutt’oggi lo Sherry o dal Portogallo dalla zone di Oporto dove nasce il classico vino fortificato Porto, ma pure dall’isola di Madeira famosa per l’omonimo vino, così come avviene nella nostra Sicilia, da dove i britannici importavano il Marsala dalla cittadina isolana sulle rive del Mediterraneo. Si può immaginare, conoscendo le posizioni geografiche, quale tragitto dovesse compiere il vino per essere consumato poi nei locali o presso i salotti britannici. Nel corso degli anni le tecniche di fortificazione si sono evolute, sostituendo all’alcol puro particolari miscele, preparate sempre con base alcolica ed aggiunte di zucchero, particolari edulcoranti, mosto concentrato, mistelle alcoliche o acquavite di vino.
La legislazione dei vini fortificati
La legislazione dei vini fortificati disciplina che un vino fortificato venga ottenuto da un vino di partenza prodotto da una normale vinificazione, che abbia gradazione alcolica non inferiore al 12% e che il risultato finale imbottigliato non abbia gradazione superiore al doppio dell’inizio ed infine l’alcol svolto deve essere compreso tra il 15% e 22%. Nei secoli ogni tipo di produzione si è arricchita di tecniche che conservassero il vino per il viaggio (oggi simulato) che avvantaggiato anche il gusto. Un errore comune è confondere questi prodotti, che hanno propri disciplinari e leggi, con altri come i passiti o addirittura con liquori o, come spesso accade nei casi dello Sherry e del Marsala, con bevande di fantasia riportanti lo stesso nome. E’ il caso del Marsala all’uovo, ottenuto da mistella alcolico tra vino, alcol e uovo o lo Cherry, bevanda ottenuta da vino e alcol aromatizzati con la ciliegia. In realtà, i vini fortificati da sempre sono abbinati con prodotti dall’intenso contenuto di grassi e aromi come dolci, formaggi e miscele di tabacco da fumare come sigaro o pipa, quindi ottimi compagni di meditazione e ricchi fine pasto.
Mercante Alcolico