Leggi qui la storia del ristorante Leucio di Caserta!
Metti insieme due fratelli e una cugina. Uno, Leucio, curioso e riflessivo. L’altro, Ivan, esuberante e creativo. La mente e il braccio per dirla facile. E poi Giovanna, l’anima femminile, tranquilla ed accogliente. Il tratto comune che li accomuna resta, in ogni caso, per tutti la riservatezza. Sono loro tre, oggi, l’anima del ristorante Leucio di Caserta.
La storia, però, comincia da lontano. Quasi un secolo fa. Esattamente, nel 1937. All’epoca venne aperta una cantina che ospitava buongustai nel cuore della città della Reggia più bella del mondo. A piazza Vanvitelli. Un buon retiro molto frequentato che dispensava buon vino e qualche piatto per chi voleva rifocillarsi a due passi dalla residenza dei Borbone. Qui la famiglia Fiorillo aveva creato un luogo semplice che ben presto diventa punto di riferimento per chi era in viaggio in quello che fu il Regno delle Due Sicilie.
Poi segue una seconda esperienza nella frazione Sala, prima di arrivare a San Leucio con l’Antica Trattoria dei Platani. Finché ci si accomoda nell’attuale sede. Al civico 86 di via dei Giardini Reali.
Per la verità i lavori di sistemazione dei locali che oggi ospitano il ristorante Leucio erano partiti tre anni prima. Ma è dal 1975 che Nicola e Antonio Fiorillo subentrano a papà Leucio nella gestione del locale.
A far data dal 2010, invece, arrivano i figli di entrambi a continuare quel percorso. Ivan coordina l’organizzazione generale. Il regno di Leucio, invece, sono i fornelli. Mentre Giovanna si dedica alla banchettistica e agli eventi. E da qualche tempo c’è anche Gaia, la figlia di Leucio, a dare il suo contributo. E’ lei che firma i dolci che deliziano il palato degli ospiti del ristorante Leucio.
Il locale, però, da qualche tempo si è arricchito anche di una suggestiva terrazza che affaccia su tutta la provincia. Un lounge bar raffinato ed elegante dove ci si può intrattenere tra amici a sorseggiare un cocktail o a gustare i piatti preparati da Leucio. Lo spazio, ben allestito, è disponibile anche per eventi privati. Da ricevimenti a meeting, ricorrenze e brunch di lavoro.
E fin da piccolo Ivan Fiorillo ha avuto le idee chiare. Ci racconta di aver “sempre sognato di farci un locale”. Giocava e pensava che quando sarebbe diventato grande, lì sarebbe stato il suo futuro. Ipse dixit! E’ proprio il caso di dire. Più semplicemente, dalle parole ai fatti.
Oggi il ristorante Leucio è una certezza della ristorazione non solo casertana. Punto di ritrovo per trascorrere una serata a godersi il fresco alle pendici della collina leuciana.
Da figli d’arte i cugini Fiorillo hanno portato avanti con caparbietà il progetto che fu di nonno Leucio. Suddividendosi compiti e sacrifici, fieri di una tradizione familiare che ha sempre puntato su qualità e buon “gusto”. E ad un concetto di accoglienza dove la proposta gastronomica, fantasiosa ed emozionante, non è mai scontata.
Diversi ma complementari, i fratelli Fiorillo sono le due facce della stessa medaglia. Leucio taciturno, Ivan loquacissimo. Ogni piatto, così come ogni altra scelta, perciò, rappresenta il frutto di un confronto quotidiano sempre costruttivo. Che nasce dall’idea di uno ma sempre approvata dall’altro. Dopo prove, correzioni e suggerimenti.
La cucina che potrete gustare al ristorante Leucio è orgogliosamente campana. Con la “c” maiuscola. I sapori, e non può essere altrimenti, sono quelli tradizionali. La presentazione concede qualche cosa alla modernità. Molto accurata la ricerca e la scelta dei prodotti da trasformare. La preferenza è accordata principalmente al mare, senza però dimenticare la carne. Accanto, la pizza. Che è occasione per completare il menù.
Tra i punti di forza della struttura, innanzitutto l’accoglienza e la familiarità. L’ospite viene coccolato come “uno di famiglia”. Tanto per non abbandonare la strada tracciata dai genitori. I loro insegnamenti restano vivi nel modus operandi di ognuno di tutti i componenti della famiglia. Da sempre e per sempre!
E se vi state chiedendo cosa li ha fatti sopravvivere tanto a lungo, la riposta è triplice. Da un lato la qualità, dall’altro la determinazione. E poi la competenza accumulata in decenni e decenni di esperienza. Che anche alla quarta generazione, potete giurarci, sa bene il fatto suo.
*Foto per gentile concessione della famiglia Fiorillo