Ecco quanto il sonno ci fa star bene!

L’importanza del sonno è una delle componenti più importanti del nostro benessere psicofisico. Ci riferiamo al riposo notturno che, se compromesso, innesca tutta una seria di problematiche che minano la qualità della nostra vita. La quotidianità sarà difficile da affrontare, tra stanchezza, cali d’attenzione e maggiore irritabilità. Sono in tanti gli adulti, e non solo, a soffrire di disturbi di insonnia. E questo disagio colpisce di più le donne che sono il 60% del totale. Lo ribadiamo oggi che festeggiamo la Giornata Mondiale del sonno.

Di solito, dovremmo dormire tra le 7 e le 8 ore, anche se per alcuni sono indispensabili anche 10 ore, mentre per altri ne basta anche 5. In ogni caso, dormire bene è un presupposto per condurre un’esistenza sana e in forma. Svegliarsi riposati e attivi, di buon umore e pronti per cominciare la giornata è un dato di fatto. Ma perché un buon sonno ci influenza così tanto?

Sonno: perché è importante dormire bene

Riposare di notte ci fa “ricaricare”, rilassare i muscoli e fare sogni intensi ed emozionanti.  Ci aiuta a consolidare i ricordi e a rinforzare le nostre capacità cognitive. In più, dormire bene serve a ripulire il cervello dalle tossine prodotte dai neuroni durante il giorno oltre che da memorie inutili. Se al contrario non riposiamo sufficientemente, oltre ad avere poca forza di fare, avremo difficoltà a mantenere la concentrazione, la memoria e aumenteranno stati depressivi e irritabilità.

Complici stress o fattori ambientali come luce, rumore o una temperatura troppo alta o bassa, a volte non riusciamo a dormire. Magari abbiamo bevuto troppo caffè nella seconda parte della giornata o esagerato con alcol e nicotina, mangiato cibi pesanti o dedicati ad attività sportiva nelle ore precedenti al riposo. Siamo di fronte ad insonnia “acuta”, che si manifesta sporadicamente, anche per qualche settimana, ma poi si risolve eliminando la causa che la provoca. Se poi la nostra insonnia diventa cronica, è il caso di fare i conti con determinate patologie. Ci riferiamo a depressione, apnee ostruttive, sindrome delle gambe senza riposo, tutti sintomi per i quali si rende necessario l’utilizzo di rimedi farmacologici.

I consigli per un buon sonno

fermo restando che ognuno di noi dovrebbe conoscersi meglio di qualsiasi altra persona e sapere cosa gli fa più o meno bene, ecco pochi e semplici consigli per un sonno ristoratore. Il principale, dunque, è quello mantenere costante il ritmo sonno-veglia. Svegliarsi sempre alla stessa ora e andare a dormire sempre alla medesima abitua il nostro corpo ad assecondare lo stimolo naturale del sonno. È poi importante cercare di dormire in un ambiente con una temperatura tra i 18° e i 22° C, al buio e senza rumori.  Evitiamo anche di passare troppo davanti agli schermi nelle ore serali. Smartphone, computer o televisione, non c’è differenza.

Altro grande alleato del sonno sono i nutrienti che assumiamo tramite l’alimentazione. Alcuni favoriscono la produzione di sostanze che conciliano il riposo, come melatonina, magnesio, potassio o vitamina B6. Tra questi, ricordiamo i carboidrati complessi (come pasta, pane o riso), il pesce, le carni bianche, il latte, la lattuga e la frutta secca, le banane e le albicocche. Ottime, inoltre, anche tisane calde di sera, la lettura di un libro, l’ascolto di musica rilassante o un bagno caldo.

• Corichiamoci e svegliamoci ad orari regolari
• Il riposo pomeridiano non deve superare i 45 minuti
• Prima di dormire evitare fumo, caffè, thé, bevande gassate e cioccolato e alcolici
• Non mangiare alimenti grassi, né piccanti né dolci prima di mettersi a letto
• Praticare regolare attività fisica durante il giorno
• Dormire su un letto comodo
• Non addormentarsi sul divano per poi alzarsi ed andare a letto
• Mantenere la stanza da letto un tantino ventilata
• Evitare il più possibili fonti di luci e rumori
• Non considerare il letto come stanza da lavoro

*Foto IStock