Mangiar bene come rimedio naturale per la buona salute, soprattutto del fegato sano. E prendersi cura del proprio corpo non soltanto quando qualcosa va storto, ma impegnarsi ogni giorno nel ridurre al minimo i possibili rischi per l’organismo. Una delle battaglie più difficili si gioca a tavola. Ecco quindi una lista di cibi che fanno bene al fegato sempre seguendo il calendario stagionale e favoriscono un generale benessere riducendo l’accumulo di tossine.

Il carciofo
E’ un prezioso alleato perché stimola l’azione di sintesi e secrezione della bile. Non solo. La sua azione coleretica favorisce lo sviluppo di tessuto del fegato e svolge un’azione epatoprotettrice grazie alla cinarina, sostanza amara e aromatica contenuta nelle sue foglie. Quest’ultime possono essere consumate crude per massimizzare i risultati, con l’aggiunta di qualche goccia di succo di limone e un filo d’olio extravergine d’oliva.
Il cardo mariano
E’ simile al carciofo in fatto di benefici dal momento che fa bene alla stimolazione della rigenerazione delle cellule epatiche. A completamento di questa sua azione, efficace anche in caso di danni derivati dal consumo di alcol e alcuni farmaci, la sua integrazione nella dieta favorisce un supporto alla sintesi e secrezione della bile.

Il cavolo
Un vero e proprio super-cibo della salute, particolarmente ricco di vitamine K, A e C, da sempre associato al benessere di apparato digerente (riduzione del rischio di tumore al colon), cuore ed ossa e molto adatto a far vivere a lungo il fegato.
Peperoncino ed acqua col limone
La sua assunzione costante favorisce una più pronta risposta epatica nei confronti di eventuali lesioni. Con l’acqua e limone invece si fanno miracoli. Bere aiuta l’organismo a eliminare in maniera naturale le tossine e se alla semplice acqua aggiungiamo anche l’effetto benefico garantito dall’agrume mediterraneo per eccellenza sotto forma di vitamina C siamo al top.

Le alghe
Anche il mare ci viene in aiuto. Innanzitutto con le alghe, ottime alleate naturali visto che mangiare pane arricchito con alginato riduce del 31% l’assorbimento di grasso da parte di pazienti affetti da steatosi epatica non alcolica.
Il pesce
In particolare il salmone e il pesce azzurro in quanto importanti fonti di omega-3, sostanze che contribuiscono a controllare la produzione di trigliceridi.

La frutta
Se riusciamo a consumare anche la secca col guscio, siamo ancora sulla strada giusta per preservare le funzioni epatiche: un aiuto in termini di fornitura degli stessi acidi grassi, infatti, arriva anche da noci, mandorle, pistacchi e nocciole. Ottime riserve di calcio, ferro e fosforo, ma anche rame e zinco, questi alimenti naturali forniscono anche un prezioso contributo in termini di vitamine A, B2, B9, C, F e P e acidi grassi polinsaturi omega-6 (efficaci contro il colesterolo cattivo nel sangue). E se è vero il detto una mela al giorno toglie il medico di torno, consumiamo a volontà questo frutto ricco di vitamina C, piruvato e triterpenoidi, tutte sostanze benefiche per le cellule epatiche ed utili rispettivamente per la prevenzione di forme tumorali, per la depurazione e riduzione dei grassi in eccesso, meglio ancora se mangiate con la buccia e se biologiche.