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giovedì, Novembre 7, 2024
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Sognare fa bene, ecco perché!

Tutti i motivi per cui sognare si fa bene!

Ebbene sì, sognare fa bene. Ma perché? Per tutta una serie di motivi che vi spieghiamo molto volentieri. E ne approfittiamo perché oggi si celebra la Giornata Mondiale dei sogni! Parliamo di un’esperienza meravigliosa ed è simbolo di immaginazione e creatività. Sognare significa voler cambiare le cose, noi stessi, il mondo. E soprattutto ci fa ritrovare l’equilibrio e ci aiuta a risolvere i problemi.

 

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Sognare fa bene, ecco perché!

 

Dunque, capiamo perché ci aiuta sognare? Il sogno serve ad equilibrarci, a centrarci. Sognando facciamo venir fuori quello che ci sta accadendo nel nostro interno. E l’interpretazione può diventare non un monito né una predizione ma una guida tradotta per il nostro benessere.

 

Non è un ragionamento il sognare ma una vera e propria esperienza personale. Creiamo così la nostra rappresentazione di un vissuto recente o antico e di un’istanza inconsapevole della nostra anima. Si tratta di un messaggio emotivo che vogliamo ricevere ma allo stesso tempo temiamo di ascoltare. Quindi, di un’occasione di vedere noi stessi come protagonisti di un viaggio, di cui conosciamo il luogo di partenza e una possibile alternativa meta dell’arrivo. 

 

Ricordiamo, poi, che sognare ci offre la possibilità di cambiare il nostro punto di osservazione e modificare le nostre teorie. Il posto da dove arrivano le immagini della nostra attività onirica è un luogo personale che opera secondo natura. Del resto, questa attività ci manda ciò di cui abbiamo bisogno, senza giudizio, senza dirci “questo è bene, questo è male”.

 

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Sognare fa bene, ecco perché!

 

Quando riusciamo a sognare

Per la verità non è sempre possibile il sognare. Ma avviene in una fase detta REM quando c’è un’intensa attività cerebrale con movimenti rapidi degli occhi e muscoli immobili. È in questa fase che si sogna e, soprattutto, il sogno si ricorda facilmente.

 

Perché sognare è utile secondo Freud

Freud definì il sogno come appagamento mascherato di desideri rimossi. Rappresenta per lui un desiderio non riconosciuto, apparso durante la veglia o di cui non si ha memoria, che arriva dal passato. Nel sognare fanno capolino anche i residui della quotidianità. Problemi non risolti, preoccupazioni e propositi ci ritornano in mente.

 

Sempre secondo Freud, il sogno ha la funzione di “custode del sonno”. Ed è anche per questo che sognare è un toccasana. Ci fa dormire e rigenerare il nostro organismo, stimola la corteccia cerebrale specialmente durante l’infanzia, riorganizza gli schemi eccitatori del sistema nervoso, aiuta a risolvere problemi e a trovare nuove soluzioni.

 

Il sognare è problem solving

Il sogno aiuta anche a risolvere i propri problemi. Sulla rivista Nature, nel 2004, sono stati pubblicati i risultati di una ricerca svolta presso l’università di Lubecca. I soggetti che continuavano l’esercitazione dopo una notte di sogni avevano il doppio delle possibilità di risolvere le esercitazioni.

 

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Sognare fa bene, ecco perché!

 

Tutti sognano, anche chi non ricorda

Vero! Anche se spesso al mattino non ricordiamo cosa abbiamo sognato, di sicuro lo abbiamo fatto. Sempre secondo Freud abbiamo subìto una sorta di censura onirica grazie alla quale i nostri sogni non sono più disponibili al ricordo. Oppure molto più semplicemente, quello che abbiamo sognato è di scarso interesse.

 

A cosa serve 

Attenzione, però, non è un ragionamento il sognare. Più che altro rappresenta un’esperienza personale, la nostra rappresentazione di un vissuto recente o antico, di un’istanza inconscia a volte criptica della nostra anima. E’ un messaggio emotivo, un messaggio che vogliamo ricevere ma che temiamo di ascoltare.

 

Pensiamo al sognare come ad una straordinaria occasione di vedere noi stessi come protagonisti di un viaggio, di cui conosciamo il luogo di partenza e una possibile alternativa meta dell’arrivo. Il sogno ci offre lo strumento di cambiare il nostro punto di osservazione e modificare anche le nostre teorie. Il luogo da dove arrivano le immagini della nostra attività onirica, è un luogo personale che opera secondo natura.

 

di Cecilia Salerno*

*naturopata specializzata in tecniche bioenergetiche orientali, floriterapeuta, operatrice e.f.t.

josalerno@hotmail.it

 

*Foto IStock

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