Ecco perché bar e ristoranti sono il motore dell’estate!
Il settore dei bar e ristoranti conta 925mila addetti ad agosto e, con gli indipendenti, si supera la quota di 1,3 milioni. Le cifre sono della Federazione Italiana Pubblici Esercizi: “Nei quattro mesi estivi il numero degli occupati cresce del 13% rispetto alla media annua. Le figure più richieste? Camerieri e barman”.
“I pubblici esercizi legati al settore turistico vedono una crescita della mole di lavoro molto importante nei mesi estivi. In particolare ad agosto con il picco di spostamenti nelle principali località meta dei vacanzieri italiani e non”. La Fipe ha fotografato la situazione delle attività maggiormente coinvolte. Si tratta di ristoranti, bar, stabilimenti balneari e discoteche. Nel solo agosto di quest’anno “i lavoratori dipendenti occupati sono oltre 925mila (12mila in meno rispetto al precedente mese di luglio). Se si considerano anche i lavoratori indipendenti, 416mila, il numero arriva a circa 1.341.000. Dei lavoratori dipendenti la stragrande maggioranza lavora nei ristoranti: 575.544 persone, poco più del 62% del totale. A seguire, 302.847 lavorano nei bar, 41.710 negli stabilimenti balneari e 5.361 nelle discoteche”.
Se si considera il profilo dei lavoratori di bar e ristoranti, “emerge che, per quanto riguarda il genere, c’è una sostanziale parità. Il 51,5% degli occupati sono uomini, il 48,5% donne. A questo proposito si segnala come ad agosto il numero di lavoratrici donne sia leggermente inferiore alla media annuale, che si attesta al 49,4%. Per quanto riguarda la nazionalità si segnala un 25,2% di stranieri, con contestuale 74,8% di Italiani. Tra i lavoratori a tempo pieno (369.724) e quelli part time (555.738) c’è una prevalenza di questi ultimi che arrivano fino al 60% del totale”.
Tra le professioni più richieste rientrano “il cameriere di sala e il banconiere di bar”. Seguono “cameriere di bar, aiuto cuoco, barista, banconiere di gelateria, cuoco di ristorante, cuoco pizzaiolo, banconiere di tavola calda e cuoco di albergo”. “Tra il livello medio dell’occupazione nei quattro mesi estivi, da giugno a settembre, e il livello medio dell’occupazione durante tutto l’anno – evidenzia Lino Stoppani, presidente Fipe – c’è uno scarto di oltre 105mila unità, pari al 13%. Si tratta di numeri importanti che confermano come i nostri settori di riferimento rappresentino un vero e proprio traino per l’occupazione in Italia, anche nei mesi estivi. Tuttavia, ci sono ancora margini di miglioramento, se consideriamo che per un imprenditore su quattro resta difficile reperire le figure professionali richieste”.
(Fonte: Ufficio Stampa FIPE/31 agosto 2019)
di Ernesto Pappalardo*
*direttore Salerno Economy