Ecco come e perché fa bene il cetriolo!
Semplice e gustoso, il cetriolo è anche un ottimo rimedio per dimagrire. Infatti, va annoverato tra i cibi disintossicanti e depurativi per eccellenza che aiutano reni, intestino e pancreas.

Di solito consumiamo il cetriolo crudo tagliato a fette sottili nell’insalata di pomodori, ma a volte lo preferiamo anche cotto. Quando è piccolo e quindi ancora tenero, è il caso di conservarlo sott’olio, sott’aceto o sotto sale.
A molti, però, riesce di difficile digestione. Allora affettiamolo il giorno prima e saliamolo lasciandolo asciugare su un piano da lavoro. Ma quanti di noi conoscono le sue proprietà?

Le proprietà del cetriolo
Ricco di acqua e per questo rinfrescante e depurativo, il cetriolo ha pochissime calorie. Inoltre, poiché ci dà un’immediata sensazione di sazietà, è adattissimo nelle diete per la perdita di peso.
Contiene infatti l’acido tartarico che, udite udite, impedisce ai carboidrati dei prodotti alimentari che mangiamo di trasformarsi in grassi. Ecco perché i dietologi consigliano il suo consumo a chi vuole mantenere il proprio peso sotto controllo. Gli specialisti suggeriscono addirittura di mangiarlo abbinato al pane integrale per esaltarne totalmente la sua efficacia come prodotto altamente dietetico.

I benefici
Chi lo mangia fa una buona scorta di vitamina A, di quelle del complesso B e della C e nutre il suo organismo con potassio, ferro, calcio, iodio e manganese. Il cetriolo aiuta i reni ad eliminare liquidi e tossine, in più migliora l’attività di fegato e pancreas. La sua polpa, invece, va utilizzata come diuretico e disintossicante.
E se volessimo fare come le nostre nonne, sarebbe un toccasana anche per combattere i vermi intestinali e abbassare la febbre. Previene poi malattie come la gotta, patologia dovuta ad un accumulo eccessivo di acido urico nel sangue e nei tessuti. I suoi enzimi contribuiscono ad assimilare le proteine disintossicando l’intestino che, tra l’altro, recupera la sua funzionalità a 360 gradi. Ha inoltre proprietà emollienti, antinfiammatorie e antipruriginose.

Un po’ di storia
Le prime tracce della sua coltivazione risalgono a 5mila anni fa ai piedi dell’Himalaya. La pianta, appartenente alla famiglia delle Cucurbitacee, è forse introdotta nel bacino del Mediterraneo dagli Egiziani. E non parliamo di un semplice ortaggio ma un ottimo alleato per la salute generale, dalla bellezza al benessere…
Quali cetrioli acquistare
In Italia ne produciamo ogni anno circa 120mila tonnellate tra Lazio, Veneto (17%), Puglia, Campania, Sicilia, Calabria ed Emilia-Romagna. Tra le varietà, ne esistono il verde lungo d’Italia, il marketer che può avere frutti lunghi fino a 25 centimetri, il mezzo lungo bianco e il parigino.

Come conservare i cetrioli
Il più piccolo è da preferire per la conservazione sott’aceto. Quando li compriamo, scegliamoli di media grandezza e verifichiamo con cura che non siano ammaccati né avvizziti. In questo caso, la polpa sarà meno soda e più acquosa per cui quindi il gusto sarà insipido.
Se non amiamo i semi optiamo per quelli più piccoli che ne posseggono minore quantità. La loro conservazione è semplice. In frigorifero – nello scomparto delle verdure – non oltre per una decina di giorni e, una volta acquistati, consumiamoli subito per godere pienamente delle loro qualità. Molto comodo anche metterli sotto sale dopo averli tagliati a fette.
*Foto IStock