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giovedì, Dicembre 5, 2024
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Cuore e Gusto, ristorante dell’anima a Roma

Ecco la storia del ristorante Cuore e Gusto di Roma!

Chi fa tappa a Roma non può non visitare “Cuore e Gusto“. Il ristorante di Gabriel Davide Cucco si trova al civico 30 di via Codigoro e la sua proposta gastronomica parla di valorizzazione dei prodotti e ricerca.

 

Cuore e Gusto

 

La cucina di Cuore e Gusto

Cuore e Gusto – il nome è già tutto un programma – si parte dall’abc. La cucina è basata su una scrupolosa ricerca della materia prima scandita con il rito quotidiano della spesa. Gabriel Davide Cucco e lo chef Devis Pinto vanno in prima persona tra le bancarelle del mercato. L’occhio attento ai prodotti della terra, la stagionalità della verdura e il pesce che arriva ogni giorno dalle barche dei pescatori sono il minimo comun denominatore di piatti che profumano di buono.

 

Un locale tra tradizione e innovazione

Nel locale, totalmente white, parlano i colori e i sapori, ai fornelli i piatti della tradizione arricchiti dalla ricerca e dalle nuove tecniche. Innegabile l’attenzione al contemporaneo! Eppure la mano è ben ferma alla storia per evitare di farsi fagocitare da tendenze destinate a diventare moda. Le pietanze esprimono prodotti di mare e di terra e c’è grande attenzione a cotture e accostamenti rigorosi per valorizzare ogni ingrediente. Il “rispetto” per la natura diventa il fondamento di ogni proposta.

 

Cuore e Gusto

 

Gabriel Davide Cucco, patron di Cuore e Gusto, ha tre parole d’ordine: amicizia, condivisione e buon cibo. Ha maturato esperienze diverse in giro per il mondo e per lui il cibo è fatto di due binomi: condivisione e creatività, tradizione e ricerca. Nel suo ristorante la cucina si fa con il cuore coinvolgendo i ricordi e racconta le esperienze di chi è ai fornelli tra sogni ed emozioni. La sua idea è stata quella di creare un luogo dove il cibo profumasse di terra, l’odore di casa fosse riconoscibile e i sapori antichi che impreziosiscono i momenti più importanti della vista di ognuno fossero i compagni di viaggio.

 

Il giovane chef Devis Pinto esprime il paradigma di una cucina semplice, figlia della memoria con i prodotti al centro del piatto, preparati con eleganza da tocchi d’inventiva, una proposta classica con la sorpresa di piccole variabili per sapori inattesi. E quindi ci sciorina un filetto di maiale in crosta di sesamo con coulis di melograno e infuso di gingseng, ribes e vaniglia, le sfumature di un calamaro, un uovo tra sogno o realtà e il baccalà in sous-vide con i coralli di mare.

Maristella Di Martino
Maristella Di Martino
Giornalista Enogastronomico

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