Leggi la storia del ristorante Gli scacchi di Caserta e quindi di Gino e Marilena Della Valle!
Quando si dice Gli scacchi a Caserta non c’è possibilità di sbagliare. Subito si pensa a Gino Della Valle e a Marilena Giuliano. Una coppia davvero solida ed affiatata che ha fatto della ristorazione e dell’accoglienza una ragione di vita familiare.
Sì. Perché di recente hanno aperto le porte di un nuovo locale, arredato finemente in stile postmoderno, con tanti particolari originali e richiami settecenteschi. L’edificio dove alloggia il ristorante, infatti, è Palazzo Morici. Proprio per richiamare gli elementi tipici della struttura, all’interno è stato messo in bell’evidenza il caratteristico tufo originario.
I colori tenui, tortora, ocra e carta da zucchero sapientemente miscelati, regnano un po’ ovunque, anche nella cantina. Marilena e Gino continuano la loro tenace avventura a due passi dall’imponente Reggia di Caserta, portandosi dietro tutto ciò che erano e sono. L’esperienza maturata nell’omonimo locale di Casertavecchia, di cui ripropongono con orgoglio e forza il nome e la filosofia, ha subito variazioni evidenti nella forma ma non nella sostanza.
Il credo de “Gli scacchi”
Il credo dei coniugi Della Valle, infatti, è sempre cristallino e, soprattutto, da sempre fermamente celebrato. Convivialità, cura dell’ospite che deve sentirsi subito a casa, attenzione ai prodotti del territorio e cucina mediterranea appena rivisitata. La proposta è scandita secondo la stagionalità dei frutti che dispensa madre natura con una spiccata predilezione per gli orti e la montagna della Campania felix.
Dal 2011 ad oggi il locale (tra i primi dell’intera provincia) si è guadagnato l’ambita chiocciola Slow Food mantenendo il primato, per qualche anno, unico in Terra di Lavoro. E questo riconoscimento conferma la ricerca quotidiana di alimenti che parlino dei luoghi di appartenenza. Gino, infatti, è originario di Casertavecchia, l’affascinante borgo medievale. E’ qui che il vecchio circolo Acli, grazie alla sua determinazione, è diventato nel 2008 con “Gli scacchi” una pietra miliare nell’offerta ristorativa di Terra di Lavoro, prima ancora che della regione.
Tanto lui è estroverso e intrattiene con mille discorsi, tanto lei è schiva e non ama apparire. Gino è in sala ovviamente, Marilena ai fornelli. La sua esperienza come gestore di diversi bar arricchisce il locale esattamente quanto la sua metà adora restare dietro le quinte.
Marilena, instancabile come tutte le donne, si divide tra scuola e ristorante. La mattina si prende cura dei suoi piccoli da maestra solerte e premurosa. La sera, invece, armata di mestoli e pentole, si diverte a sfornare pietanze nel pieno rispetto della tradizione, tutte preparate al momento.
“Il mio piatto del cuore è la pasta fresca – ci confessa Marilena Giuliano – Per me è espressione di chi sta a casa e si dedica all’arte culinaria senza fretta e con amore. Ho sempre amato cucinare per la mia famiglia e Gino mi ha sempre appoggiato. Per gioco quasi ho deciso di affiancarlo nel ristorante e ha creduto in me fin dall’inizio intravedendo subito capacità di cui io non riuscivo ad accorgermi”.
La scelta di aprire “Gli scacchi” a Casertavecchia è stata, in realtà, obbligata. La famiglia Della Valle aveva diverse proprietà in zona. In particolare, il papà di Gino, Pasquale, era un appassionato imprenditore terriero d’altri tempi ha sempre nutrito per la terra un amore smisurato.
“Ricordo i pranzi con tutti gli operai – continua – e le tavole imbandite con i prodotti dell’orto di famiglia. Mia suocera Maria era una donna energica che non si perdeva mai d’animo. Ed anche per lei era festa grande avere persone a casa propria e la sua maestria nell’accoglierle mi è rimasta sempre nitida nella mente”.
A due passi dalla Reggia di Caserta
Al civico 3 di via Salvatore Maielli nella città della Reggia, quindi, la magia de “Gli scacchi” si rilancia nuovamente. Anche qui l’idea di fondo del progetto familiare è quella di salvaguardare la biodiversità agroalimentare e, nello stesso tempo, supportare il sistema produttivo locale. Non a casa la concentrazione sui prodotti dell’Arca del gusto di Slow Food e dei valori di “buono, giusto e pulito” si perpetua ogni giorno.
“Per noi sarebbe impensabile fare diversamente – precisa Gino – Al primo posto abbiamo sempre messo le tradizioni gastronomiche del nostro territorio. Riscoprire quei saperi artigianali che non hanno tempo e farli rivivere è una vera e propria missione a cui non rinunceremo mai”.
L’entusiasmo di Marilena e Gino così come quello di Valentina e Pasquale è lo stesso di Maria e di Vincenzo che collaborano in cucina. Glielo hanno trasmesso a suon di risate e lavoro sodo, senza mai dimenticare che solo la qualità a 360 gradi paga!
*Foto per gentile concessione di Gino e Marilena Della Valle