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martedì, Ottobre 22, 2024
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L’artigianalità di Setaro n più di 100 formati

Scopri perché l’artigianalità di Setaro resta tale anche dopo 80 anni!

Nonostante 100 formati di pasta l’artigianalità è sempre al primo posto. Il pastificio Setaro usa pochi ingredienti. Che, da 80 anni, sono sempre gli stessi. Semole di grano duro selezionate, acqua di fonte, antiche trafile in bronzo e metodi di essiccazione tra le 24 e le 120 ore che conservano intatto il gusto e il valore nutritivo del prodotto.

 

artigianalità

 

Lunga, corta o per minestra, da forno o con aromi che sia (alcune trafile sono anche integrali), la pasta Setaro è il simbolo della Campania gastronomica nel mondo. Ma non dimentica mai l’artigianalità. Ogni formato viene realizzato con processi di lavorazione collaudati da quasi un secolo e rimane un prodotto artigianale di eccellenza superiore. Pur rispettando standard di qualità altissimi, in azienda il contributo umano resta l’elemento distintivo. E con questo ci si differenzia e si vince tutti i giorni la sfida del mercato globale.

 

Da tre generazioni, nel centro storico di Torre Annunziata, il pastificio Setaro è l’ultimo sopravvissuto tra le centinaia di aziende che un tempo avevano sede nell’antica capitale dell’arte bianca. E non parliamo di un posto a caso. Qui clima, mare e Vesuvio sono la cornice ideale per la produzione di una pasta che conquista i palati del mondo. A fare il resto è la struttura, realizzata in pietra lavica per garantire, in tutte le fasi della lavorazione, l’umidità e la temperatura perfette per la produzione di 200 chilogrammi di pasta in un’ora.

 

artigianalità

 

Tra le tipologie di pasta Setaro prodotte con l’artigianalità solita, si citano solo alcuni formati. Tra questi, i corti sono mezzanelli, rigatoni, ziti e gnocchi. Invece, i lunghi equivalgono a spaghetti, vermicelli, linguine, pappardelle e bucatini. Quelli per minestra, ancora, sono lumachine, stelline, ditali e anelletti. Infine, troviamo gli speciali, vale a dire scialatielli, fusilli, strozzapreti e calamarata, spaghetti alla chitarra, candele e lasagne e le trafile da forno. Queste ultime corrispondono a paccheri, cannelloni, conchiglioni e lumaconi. C’è poi una gamma integrale cioè fettucce, cannolicchi rigati e ditali rigati. E se questa varietà ancora non fosse abbastanza, eccovi servite le paste con gli aromi sia lunghe che corte. Dai gemelli al limone ai fiorentini alla rucola, dalle penne rigate al nero di seppia o al peperoncino ai capricci al basilico. Ultimi ma non per ordine di gusto, il formato al fungo ai funghi porcini). A voi la scelta!

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