Scopri quanto e perché fa bene l’hamburger!
Oggi 28 maggio 2022 si celebra la Giornata mondiale dell’hamburger. Il tanto demonizzato medaglione di carne di origini tedesche è diventato emblema del fast food e del junk food. Troppo spesso lo abbiamo messo sotto accusa quindi. Scopriamo in questo articolo perché e quanto fa bene!
Certo, per fare uno strappo alla regola nella nostra dieta, l’ideale sarebbe consumare solo carni di prima scelta. Poi cuocerle senza aggiunta di grassi. Ed infine abbinarlo con salse poco caloriche. Amatissimo ormai in ogni parte del globo, questa bontà però ci fa andare sempre in crisi.
Perché si chiama così
Dicevamo che il panino americano per eccellenza ha origini tedesche. Hamburger deriva dalla parola Hamburg cioè Amburgo, la seconda città più grande della Germania. Inizialmente si chiamava hamburger steak, poi solo hamburger. E compare nelle cronache culinarie americane dalla prima metà dell’Ottocento. Chi lo ha servito per primo? Lo chef Charles Ranhofer nel suo ristorante di New York nel 1873.
Un piatto completo
In realtà un hamburger rappresenta un pasto completo, equilibrato e in linea con i dettami della Dieta Mediterranea. C’è tutto. E nelle giuste proporzioni. A cominciare dai carboidrati complessi dati dal pane alle proteine nobili e ai minerali di carne e formaggio. Ancora, contiene le vitamine, gli antiossidanti e le fibre delle verdure. L’apporto di kilocalorie è pari a circa 300. Quindi, meno di un piatto di pasta al pomodoro che ne conta ben 450.
Ci sentiamo in colpa però solo a pensarlo. La nostra mente va subito alle calorie, a quanti danni può farci e, soprattutto, se e giusto o meno rinunciarvi. Certo, senza abusarne concediamoci di tanto in tanto questo peccato di gola, ma capiamone di più!
Hamburger, cos’è
È un tipo di sandwich nato in America. Un ghiotto panino morbido farcito con una polpetta di carne che si chiama burger, cotta alla griglia o alla piastra. Vi troviamo un mix di macinato di bovino e grasso ricavato dalla lavorazione del bestiame più grasso. Il problema non è tanto quante calorie ha un hamburger in sé. Ma le salse e i contorni con cui lo abbiniamo.
I tipi di hamburger
Ne esistono ovviamente diversi tipi.A seconda innanzitutto della carne con cui vengono preparati. Bovina, ovina e anche equina. E poi ci sono quelli vegetariani e infine i vegani. E poi dobbiamo fare i conti con le verdure. In mezzo alle due fette di pane fanno capolino pomodori, cipolla, lattuga, formaggio fuso e, ahinoi, salse varie. Sul gusto c’è solo imbarazzo della scelta. C’è chi ama la scotta, chi preferisce la salsiccia, chi proprionon rinuncia al guanciale. Altri adorano l’angus, in tanti non direbbero mai no alla chianina.
Le calorie dell’hamburger
Per stabilire quante calorie ha un hamburger bisogna tenere in considerazione diversi fattori:
- la quantità e la qualità del pane
- il tipo di carne.
- gli altri prodotti che aggiungiamo (maionese, ketchup, salsa barbecue, formaggi…).
Calorie hamburger di manzo
Cifre alla mano, l’hamburger di manzo solitamente pesa dagli 80 ai 120 grammi. Per 100 grammi di prodotto dovremmo contare circa 130 calorie. I valori nutrizionali includono 18 grammi di proteine e 15 di grassi, 68 milligrammi di colesterolo e 66 di sodio.
Calorie del pollo
Quanto al pollo, invece, facciamo un passo indietro rispetto al manzo. Per un hamburger sempre di 100 grammi fatto con questa carne l’apporto varia dalle 110 alle 120 calorie. E la buona notizia è che il contenuto di grassi saturi e di colesterolo risulta nettamente inferiore rispetto al primo tipo.
Calorie del tacchino
Nel caso del tacchino, i nostri 100 grammi equivalgono a 130 calorie con scarsa quantità di grassi saturi e di colesterolo. Sembrerebbe il più adatto per la dieta.
Calorie della soia
Ecco il panino dei vegetariani o di chi è attento alla linea! Ma attenzione. A differenza di quanto pensiamo, le calorie sono superiori. Per 100 grammi di prodotto arriviamo a circa 180 calorie. Pochissimo colesterolo, solamente 5 grammi!
Perché l’hamburger potrebbe fare male
In effetti, non è il colpevole non è il panino in sé. Ma la sua cattiva “compagnia”. di solito, infatti, lo si accompagna con patatine fritte, bevande zuccherate, salse e condimenti ricchi di sale e grassi. In questo modo dobbiamo aggiungere circa 400 kilocalorie in più. La buona notizia, invece, è che tutto ciò si può evitare. Anche il pane spesso è morbido e ricco di acqua. Per cui diventa più difficilmente digeribile rispetto a quello con la crosta.
Hamburger, sì una volta a settimana
Allora, capiamoci! Se inseriamo una volta a settimana un hamburger di carne rossa nel nostro menu, possiamo star tranquilli. Il 10-15% di grassi che contiene si disperde durante la cottura. Ma se ancora non siamo soddisfatti, optiamo per una scelta più light. E scegliamo i tagli del posteriore che vantano un contenuto in lipidi non superiore al 5%.
La cottura perfetta dell’hamburger
Diventa importante anche la cottura ovviamente. Preferiamo piastre, griglie o padelle ben calde. Indispensabile non usare olio. Facciamolo cuocere lentamente, sia che scegliamo di gustarlo al sangue che ben cotto. Bastano dai 2 ai 4 minuti per lato.
*Foto IStock