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martedì, Ottobre 22, 2024
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Pausa pranzo estiva, cosa mangiare

Ecco cosa mangiare nella pausa pranzo d’estate!

Pausa pranzo estiva? A lavoro o a casa? In viaggio o in pieno relax? Non importa! Scopriamo cosa mangiare in estate? Col caldo e l’afa il massimo sarebbe un bel pranzetto ipocalorico. Risultato? Sfoggeremo un fisico perfetto anche a fine estate.

 

pausa pranzo

 

Attenzione, allora, ai condimenti e ai metodi di cottura. Chiaramente da evitare sono fritture e cibi grassi. E preferiamo alimenti leggeri e facili da digerire in modo da non appesantirci.

 

Cosa mangiare a pausa pranzo

Acquistare cibo on the road non è certo l’alternativa più sana. Nè rivolgiamoci a venditori ambulanti, chioschi o, se possibile peggio, distributori automatici.

 

Verdura e frutta non devono mancare. L’ideale sarebbe bere almeno un paio di litri di acqua al giorno. Sulla tavola non portiamo vino o birra visto che già siamo costretti a fare i conti con temperature ancora alte. L’idratazione è indispensabile ma curiamola con acqua o, al massimo, con succhi. Questa resta infatti la scelta più salutare ed intelligente.

 

pausa pranzo

 

No allo stress e alla velocità

La pausa pranzo deve essere un momento di riposo e di recupero delle energie spese. E, naturalmente, di relazione con i colleghi lontani dallo stress dei luoghi di lavoro. E’ chiaro che quantità e qualità dei cibi assunti vanno considerate nel complesso dei cibi consumati durante tutta la giornata. Quindi consideriamo in aggiunta al pranzo, colazione, eventuali spuntini e cena.

 

Valore psicologico della pausa pranzo

Quando ci fermiamo per la pausa pranzo, dovremmo simulare una sorta di ritorno a casa. O meglio, di stacco reale, fisico e mentale da ciò che stiamo facendo. Ricaricheremo così davvero le energie.

 

Questo momento, custodisce, per questo motivo, un enorme valore psicologico. Ma quale dovrebbe essere il tempo minimo da riservare a questo break? Almeno tra i 20 e i 30 minuti di ri-creazione ce li dobbiamo ritagliare oltre al tempo necessario al pasto.

 

pausa pranzo

 

Fare la pennichella, leggere qualche pagina di un libro o il giornale in santa pace. Ancora, ascoltare la propria musica preferita, fare una corsetta o un po’ di cyclette. E anche conversare con i colleghi o fare una telefonata privata. Tutto ciò rappresenta un vero e proprio toccasana per incoraggiare la fuga dal nostro ruolo.

 

Panino? No, grazie

Eppure c’è una cattiva notizia. Il simbolo della pausa pranzo è, purtroppo, ancora il panino. Se ne consumano 500 milioni consumati ogni anno in tutti i bar d’Italia… Fretta e stress sono nemici giurati di metabolismo e produttività.

 

Mangiare troppo velocemente, in preda all’ansia, di fretta o in piedi, ostacola la digestione. Oltre a darci un senso di sazietà precaria. Che innesca reazioni a catena di spuntini e snack durante il pomeriggio, poco raccomandabili per linea e salute.

 

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Segreti da seguire nei giorni feriali

Ecco gli accorgimenti da seguire nei giorni feriali. Occhio innanzitutto a non saltare la colazione svegliandosi un po’ prima o portandosela sul lavoro. Se non abbiamo fatto lo spuntino di metà mattina né preso un caffè o un più salutare frutto, restiamo lontani da cioccolatini, caramelle e snack ipercalorici. E a pranzo avremo un fabbisogno di calorie che oscilla tra le 600 e le 800 (cioè il 30/40% del fabbisogno giornaliero).

 

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Le ricette della pausa pranzo

Dove possibile, optare per un piatto piuttosto che un panino. Ma facciamo sempre attenzione ai condimenti. Le scelte più raccomandabili sono una pasta al pomodoro e basilico. O un secondo di pesce o carne ai ferri, al vapore.

 

Condiamo con un filo di olio extravergine di oliva. Nemmeno le famose insalatone sono del tutto innocue. Sì alle verdure fresche crude o cotte. Ma no ai mix esplosivi di ingredienti tra loro diversissimi quali wurstel, tonno, mozzarella, uovo sodo, prosciutto o formaggio.

 

pausa pranzo

 

E se panino deve essere, che almeno non sia unto o troppo grasso. E allora non lasciamoci irretire da salse come maionese, senape o ketchup e preferiamo pane comune o integrale ai sandwich burrosi.

 

Inutile dire che a fare la differenza è la farcitura, sceglietela leggera. Prosciutto crudo magro, bresaola o arrosto di tacchino sono meglio di salami e altri insaccati più grassi o, peggio ancora, fritti quali cotolette. In ogni caso, è sempre bene accompagnare con verdure (in insalata, grigliate, o bollite) e/o frutta, alimenti che apportano fibre, vitamine e minerali.

 

*Foto IStock

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